Giuseppe ScalariniNasce a Mantova (Italia) il 29 gennaio 1873. A ventitrè anni fonda il Merlin Cocai nella sua città e due anni dopo, processato e condannato per disegni antigovernativi su La terra (primo giornale socialista mantovano, da lui fondato, al quale collaboravano Ivanoe Bonomi e Zibordi), sfugge all'arresto riparando in Austria. Qui collabora con il Lustige Blätter e con il Fliegende Blätter.Il 22 ottobre 1911 pubblica la sua prima vignetta sul giornale socialista Avanti! ed entra nella redazione del quotidiano. Vi pubblicherà 3.700 disegni fino al 10 gennaio 1926, tutti straordinariamente più efficaci e dirompenti di qualsiasi editoriale, e la sua popolarità va sempre crescendo. Purtroppo con la diffusione dei suoi disegni e con la loro efficacia propagandistica, non potevano mancare le più feroci reazioni. Più volte viene denunciato e processato per le sue vignette: nel 1911 (Adua), nel 1914 (sulla violenza poliziesca), nel 1916 (due volte, per disegni antimilitaristi), nel 1918, nel 1919, nel 1920. Con l'avvento del fascismo la censura sceglie vie più immediate: viene aggredito dagli squadristi nel 1923 a Gavirate (Varese), poi a Travedona (dove si salva a stento nei boschi); l'ultima feroce aggressione è appunto del 1926, nella sua abitazione a Milano, con frattura della mandibola e commozione cerebrale. Tre giorni dopo il rientro dall'ospedale viene arrestato (il 1° dicembre 1926) e inviato al confino a Lampedusa, poi a Ustica (fino al 7 novembre 1929). Gli viene vietato di pubblicare "qualunque suo lavoro di qualsiasi genere". Quando Vallardi gli pubblica il libro per ragazzi "Le avventure di Miglio", il libro esce firmato dalla figlia maggiore (sposata da qualche anno): Virginia Scalarini Chiabov. Nel 1940 è nuovamente arrestato e rinchiuso nel campo di concentramento di Istonio (Abruzzi), poi a Buchianico (Chieti). Rimesso in libertà sotto sorveglianza speciale, alla fine del 1943 sfugge miracolosamente a un nuovo arresto da parte della polizia repubblichina. Muore la mattina del 30 dicembre 1948.
|