Giovanni Pozza
Nasce a Schio (Italia) nel 1852. Detto "Pozza negher" per distinguerlo dal fratello
Francesco, detto "Pozza biond". Milanese a tutti gli effetti, nonostante la casuale nascita in Veneto, nel 1882 è il principale ideatore del
Guerin Meschino, che fonda con il fratello e con
Carlo Borghi.
"La dote spirituale che potè fare del Pozza il primo tra i guerrier meschini non è ritrovabile viva, schietta, ambrosiana, ottima, che in quella lirica milanese scritta dal Pozza in risposta ad un insolente ed ingiusto apprezzamento del Cantù riguardo al grande Porta, inserito nel libro delle Reminescenze manzoniane nel 1880. Il passo (...) dice fra l'altro: = La musa [del Porta] educata ne' postriboli, de' quali diffuse e popolarizzò il linguaggio e le arti... Gettava [il Porta] il peggior vilipendio sul carattere del popolino milanese, vigliaccamente spavaldo, credulo, sguaiato; e ciò non per medicare o emendare alcuna piaga, giacché non è rimedio il celiarne, bensì per farne tema, flagellando o carezzando quelli che l'opinione volgare flagellava o carezzava. =" (Ristori, op. cit.).
La risposta del Pozza a Cesare Cantù, in forma di poesia dialettale, è stampata sul
Guerin Meschino come fosse una lettera inviata da Carlo Porta dall'altro mondo.
Dal 1885, per ventisette anni collabora con il quotidiano
Corriere della sera come critico drammatico.
Muore nel 1914.