Riccardo ManziNasce a Fondi (Latina, Italia) il 1° maggio 1913. Scrittore brillante, grafico dal segno umoristico efficace e comunicativo, esordisce alla fine degli anni Trenta come redattore della testata Ecco Settebello, scrivendo anche una novella su Il Milione (n. 35 del 1939), ambedue testate di Cesare Zavattini.Alla fine degli anni Quaranta Leonardo Sinisgalli, fondatore della rivista Pirelli, house organ della grande fabbrica italiana di pneumatici, gli offre l'opportunità di collaborare alla comunicazione dell'azienda. Una grande occasione, perché l'autore si aggiunge a veri maestri della comunicazione attraverso l'immagine, come Armando Testa, Bruno Munari, Giulio Confalonieri, Bob Noorda, Max Huber, Raymond Savignac, Albe Steiner, Pavel Engelmann. Si esprime così con la massima libertà, firmando copertine, manifesti e pubblicità coordinate, ricorrendo al suo segno essenziale da vignettista, alla pittura, al collage. Si sposa nel 1954 con l'attrice Edda Albertini. Pubblica i suoi disegni umoristici nel volume "Vita da macchine" (Feltrinelli, 1958) e nel tascabile "Vivere in due" (Universale Economica Feltrinelli, 1961). Muore a Milano (Italia) il 16 aprile 1991 (secondo le ricerche condotte dalla Collezione Salce presso l'Ufficio ricerche anagrafiche del Comune di Milano; nel 1993 secondo altre fonti).
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