Emidio GiovannozziNasce ad Ascoli Piceno (Italia) il 21 dicembre 1967. Dopo il liceo, nel 1985 si trasferisce a Pescara per studiare architettura. Passa da Topolino a Pazienza, e dal violoncello alla chitarra elettrica; frequenta i collettivi studenteschi e vive l'occupazione della Pantera del 1990. Tra un'esperienza di vita e uno spinello inizia a disegnare vignette e tavole, prima su fanzine, poi su Virus, Il Centro, Cannabis, Il Corriere di Ascoli, Il Corriere dell'Umbria, Il Sabato, La Provincia di Perugia (dove si occupa, servendosi di vari pseudonimi, di un'intera pagina di satira: "Lo Sbraco"), Il Resto del Carlino, Par Condicio, La Verità, eccetera.Gessopalena, sede creativa dell'Aventino Blues Festival, comincia a vederlo protagonista per più estati con alcune star musicali (Noel Redding, Carl Palmer, the Animals, the Commitments und so weiter...). Per il festival disegna numerose t-shirt ufficiali ma dal 1995, soprattutto, diventa inseparabile compagno di scorribande di due personaggi mitologici: il "sindaco del blues" Antonio Santirocco e l'"assessore del soul" Tumass D'Amelio. Nel 1994 autoproduce in cento introvabili copie numerate, firmate e con copertine colorate a mano, "Lucirosse", il suo primo libello di vignette. Nel 1996 pubblica "L'erba del vicino è sempre più verde", espone le sue tavole alla Biennale Off dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo (a Torino), poi se ne va a Bologna a corteggiare Annalisa, che il 25 aprile 1998 diventa sua moglie. Il 15 settembre 1998 nasce Maria e il 22 maggio 2000 nasce Francesco. Dopo vari peregrinamenti come grafico e fine umorista per quotidiani e settimanali (Ascoli, Perugia, Arezzo, Rimini, Cremona) si stabilisce ad Ascoli e si occupa, oltre che di satira, di copywriting creativo, grafica pubblicitaria, cartoons e multimedia. Memorabile la sua apparizione antiproibizionista a "Tempi Moderni" sul canale televisivo Italia1.
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