Lido ContemoriNasce a Foiano (Arezzo, Italia) il 13 novembre 1948. Studia Belle Arti a Firenze, Parigi e Milano, laureandosi in Scienze politiche all'Università di Firenze con una tesi sulle comunicazioni di massa. Disegnatore satirico e illustratore, collabora dagli anni Settanta con riviste e giornali come Ca Balà, Linus, Guerin Sportivo, La Gazzetta dello sport, Radiocorriere TV, Galagol (Telemontecarlo) e Il Lavoro.Nel 1975 per l'editore fiorentino Guaraldi pubblica "I pensieri di Amintore" (obiettivo: il politico democristiano Amintore Fanfani). Si trasferisce a Firenze e collabora con le pagine regionali de La Repubblica (redazioni di Torino, Bologna, Napoli, Roma e Milano), con Smemoranda, i quotidiani Il Secolo XIX, Il Tirreno, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso e La Nuova Venezia. Dal 1982 è iscritto all'Ordine dei giornalisti. Una sua nota biografica specifica che ama Max Ernst, le foreste canadesi, Mozart, la zuppa di cipolle, i Talking Heads, il Brunello di Montalcino e i cornicioni di Firenze quando piove. Nel 1985, con Paolo Pettinari e P. Borella, pubblica "I persuasori arguti" (Alfani, Firenze), un saggio critico sulla rivista satirica sovietica Krokodil. Nel 1990 pubblica "Graforismi" con lo Studio Andromeda di Trento. Nel 1993, con Paolo Pettinari, scrive "Il segno tagliente" sui meccanismi comunicativi e pragmatici della satira politica grafica (Edizioni dell'Orso, Alessandria). Nel 2019 pubblica "Colpire in alto", viaggio nel disegno satirico dal '68 ad oggi (Il Pennino, Torino), un illustratissimo percorso attraverso le esperienze, le riviste, le immagini, gli autori che non hanno avuto soltanto un importante significato nella satira e nell'umorismo ma hanno inciso sulla cultura e sull'immaginario di mezzo secolo, seminando una formidabile ricchezza di stimoli creativi.
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