Juan BallestaNasce ad Almeria (Spagna) nel 1935. A diciott'anni esordisce pubblicando le prime vignette su giornali satirici. Diventa professionista dell'illustrazione pubblicitaria, dedicandosi allo stesso tempo anche alla pittura.Nel 1958 si trasferisce in Gran Bretagna per studiare alla Saint Martin School of Art di Londra (pubblicando intanto sul Daily Miror e altre testate. Nel 1965 una borsa di studio gli permette di andare in Italia, studiare a Perugia e insediarsi a Milano. Diventa uno dei più quotati grafici pubblicitari e illustratore di riviste. Viene rappresentato dall'agenzia Quipos di Marcelo Ravoni e Coleta Goría e collabora con testate italiane come L'Espresso e Linus, con editori come Panini e Feltrinelli. Per i ragazzi, oltre a illustrare alcuni libri di altri autori (come "Nel paese di Borgocitrullo", Emme, Milano 1977), ne scrive e disegna uno suo, "Tommy e l'elefante" ((Emme, Milano 1978), tradotto in varie lingue. Pubblica inoltre, in Italia, Spagna e Olanda, tre volumi di raccolte di vignette, pubblicati a Milano dalla Glénat Italia: "Lei & Lui" (gennaio 1987), "Lei & Lui... che stress!" (1989) e "Tu mi turbo" (1990). Negli anni Ottanta, gli anni della Transizione postfranchista, ritorna in Spagna e si stabilisce a Madrid, diventando art-director del settimanale Cambio 16, per il quale disegna copertine, caricature, vignette. Esercita la sua satira principalmente su temi di politica e attualità, dando alle stampe in questo ultimo tratto del secolo soltanto una monografia riepilogativa delle sue vignette, "La pareja, ¡qué coñazo!" (Lumen, Barcelona 1991). Pubblica su tante riviste spagnole (come Interviú, Por Favor, Panorama, Tótem) e pubblicazioni straniere (come Le Monde e Paris Match in Francia, e Washington Post, Playboy ed Herald Tribune). Partecipa a campagne di contenuto sociale come Amnesty International e Reporter senza frontiere. Muore a ottantasette anni a Madrid (Spagna) il 17 agosto 2022.
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