Attalo![]() Inizia a pubblicare sul settimanale L'Asino, e dal 1931 collabora con il Marc'Aurelio appena fondato, poi con Il Travaso (che vanta Trilussa tra i collaboratori) e con tutti i supplementi e gli speciali delle due testate. Diventa famoso per il suo corrosivo umorismo. Rappresenta con anticipatoria irriverenza la cosiddetta "gente comune", beffando apparenze, luoghi comuni e snobismo di periferia. Federico Fellini prenderà spunto dalle sue vignette per alcune sequenze del film "Roma". Durante la guerra, le Messaggerie Musicali di Milano diffondono i fascicoli con le raccolte di gag di Aldo Fabrizi illustrate da lui. I personaggi più famosi, che l'autore continuerà a disegnare per anni sul Marc'Aurelio, sono il vanesio Gagà che aveva detto agli amici (colonna del giornale dagli anni Trenta) e Genoveffa la racchia (dal 20 marzo 1940). Le sue donnone adipose e arrapate, "Il fesso nella Storia", "Le guerre pacioccone", il Cavalier Precisetti, la Contessa Algisa sono ritratti impietosi di un'umanità marginale ma velleitaria. Continua a pubblicare su Il Travaso fino a tutti gli anni Cinquanta. Sul settimanale La Sigaretta (1947-1948) crea la pruriginosa Famiglia Cocottini, la cui protagonista è una finta madre che offre ai maturi o decrepiti clienti ragazze disponibili. Muore nel 1984.
In alto a destra: autoritratto di Attalo (1952, da Travasissimo n. 64)
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