Renzo VenturaNasce a Colmurano (Macerata, Italia) il 14 febbraio 1886. Ha nove anni quando, alla fine del 1895, con il padre Giuseppe (falegname) e la madre Maria Ventura (casalinga), si trasferisce a Macerata, dove frequenterà le Scuole Tecniche. Congedato dal distretto militare nel 1906, il 16 luglio 1910 lascia il capoluogo marchigiano diretto a Milano. È però apprendista litografo a Bologna, presso Edmondo Chappuis, mentre si stabilisce stabilmente a Milano soltanto nel 1913. Adottando il nome d'arte Renzo C. Ventura, o firmando più semplicemente R. Ventura, illustra cataloghi di moda per La Tessile e cartoline illustrate per la Tipografia Galileo. Esordisce nell'editoria come illustratore e caricaturista nel nascente Studio Editoriale Lombardo (di Gaetano Facchi, Carlo Linati e Mario Puccini), poi collaborando con la Rivista mensile del Touring Club Italiano. Nel 1914 inizia la collaborazione con la rivista Il Secolo XX, pubblicata dai Fratelli Treves, raggiungendo presto molte altre riviste umoristico-satiriche e illustrate. Chiamato alle armi nel maggio 1915 non si presenta perché ammalato, ma disegna cartoline di propaganda bellica, collabora con varie testate satiriche ed è presente anche nell'albo antologico "Gli Unni... e gli altri" (Rava & C. Editori, Milano, s.d. [1915?]. Collabora subito attivamente con la Casa Editrice Vitagliano, illustrandone i libri e collaborando con la rivista Racconta Novelle. Nel 1919 illustra anche il volume "Le adolescenti" di Mario Mariani, pubblicato dalla casa editrice Modernissima di Icilio Bianchi: l'opera viene denunciata per oltraggo al pudore e autore, editore e illustratore sono condannati a multa e pena detentiva. Nel giugno 1935 sua madre muore a Macerata e un anno dopo muore anche suo padre, nel manicomio della città. | ||
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