Emanuele LuzzatiNasce a Genova (Italia) il 3 giugno 1921. Di famiglia di origine ebraica, nel 1938 è costretto a interrompere gli studi a causa delle leggi razziali varate dal regime fascista e si dedica alla pittura. Si rifugia in Svizzera e nel 1940 si iscrive alla Scuola di belle arti e arti applicate di Losanna, dove si diploma e nel 1944 allestisce il suo primo spettacolo teatrale.
Nel 1957 incontra Giulio Gianini, con il quale inizia una lunga e proficua collaborazione: "Il binomio Gianini-Luzzati è nato da un connubio", racconterà Luzzati in un'intervista. "Io sono un illustratore, scenografo, disegnatore eccetera e avevo voglia di fare cartoni animati; Gianini è operatore di cinema, ha fatto un sacco di film e anche lui si interessava di cartoni animati. A un certo momento ci siamo conosciuti e abbiamo visto che unendoci insieme potevamo farli". L'esordio, dopo un filmato pubblicitario che viene rifiutato, è del 1960 con un corto ispirato a "I paladini di Francia", ai cavalieri della Tavola Rotonda e ai pupi siciliani, che ottiene premi a Bergamo e ad Annecy. La conferma del suo talento con le figure ritagliate giunge con "La gazza ladra" (1964), che riceve la nomination all'Oscar e vince al Festival di Annecy; l'opera diventa anche un libro illustrato, seguìto nel 1971 da "La tarantella di Pulcinella" e nel 1977 da "I tre fratelli". L'autore illustrerà, tra l'altro, anche anche racconti e filastrocche di Gianni Rodari e le fiabe italiane di Italo Calvino. Il cortometraggio "Pulcinella" (1973) mette insieme diverse pratiche di spettacolo, dalla commedia dei pupi al balletto, e ottiene una nuova nomination all'Oscar. Nel 1978 realizza "Il flauto magico", trionfo della scenografia e allo stesso tempo della fotografia, in un gioco di luci e ombre e figure che passano in silhouette. Luzzati ottiene riconoscimenti in tutto il mondo, cimentandosi con diverse forme di arte e spettacolo. Realizza più di quattrocento scenografie per prosa, lirica e danza nei principali teatri italiani e stranieri; illustra molti libri ed esegue pannelli, sbalzi e arazzi per navi da crociera. Espone alla Biennale di Venezia del 1972 nella sezione Grafica sperimentale e una sua mostra, "Il sipario magico", allestita dall'Isituto del Teatro dell'Università di Roma, gira in Italia e all'estero per tre anni. Nel 1992 gli viene conferita dall'Università di Genova la laurea honoris causa in Architettura e nel 1995 riceve il Premio Ubu per la migliore scenografia per le scene del Pinocchio del Teatro della Tosse di Genova, fondato nel 1975 dallo stesso Luzzati insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo. Negli anni successivi progetta e realizza a Santa Margherita Ligure il Parco del Flauto Magico, un parco giochi per bambini ispirato alla celebre opera di Mozart. In suo onore si continuano ad allestire mostre in ogni parte del mondo come riconoscimento per un grande uomo di spettacolo e un autore che riesce sempre a creare immagini e immaginari in un matrimonio unico e irripetibile tra colori, forme e musica. Genova rende omaggio al maestro con un Museo Luzzati, diretto da Sergio Noberini, in un prestigioso palazzo a Porta Siberia, nel Porto Antico della città, e le attività che vi vengono sviluppate, dalle proiezioni ai laboratori creativi, diventano un importante riferimento sia per artisti ed appassionati sia per bambini e ragazzi. Muore improvvisamente nella sua casa di Genova (Italia), venerdì 26 gennaio 2007. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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