Fabio FabbiNasce a Bologna (Italia) il 18 luglio 1861. Allievo di Augusto Rivalta all'Accademia di Belle Arti di Firenze, si dedica inizialmente alla scultura. Dopo numerosi viaggi in Europa e in Egitto, a partire dal 1886 trova uno strumento espressivo più consono nella pittura orientalista e simbolista, come suo fratello Alberto (1858-1906). Dall'inizio del nuovo secolo il suo interesse si estende a soggetti di genere, ritratti e figure di gusto floreale. Utilizza tutte le tecniche della pittura, soprattutto olio su tela ma anche matita, tempera, acquerello e china, con un ventaglio di tematiche che spazia dall'arte sacra (varie pale d'altare eseguite su commissione) a quella profana, dove non mancano i nudi femminili. Soprattutto con quest'ultimo genere di soggetti collabora con la Casa Editrice Nerbini di Firenze.
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Muore a Casalecchio di Reno (Bologna, Italia) il 24 settembre 1946.
Nel 2000 una mostra antologica dell'autore (oltre centocinquanta opere) è organizzata dall'Associazione "Bologna per le arti" presso la Galleria d'Arte Maggiore di Bologna (monografia introdotta da Rossana Bossaglia, pubblicata dalla Casa editrice Re Enzo di Bologna).
vedi anche La Sigaretta | ||
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