Luigi VolpicelliNasce a Siena (Italia) nel 1900. Fratello di Arnaldo (filosofo del diritto, 1892-1968), discepolo di Giovanni Gentile, esordisce nel 1928 con un "Commento all'Innominato" edito a Roma da De Alberti nel 1928, al quale seguiranno numerose altre pubblicazioni.Dirige la rivista Scuola littoria nel 1936 e partecipa nel 1938 al Convegno nazionale per la letteratura infantile e giovanile, con un intervento su "La letteratura per ragazzi: sue tendenze odierne e suoi difetti" (gli atti saranno pubblicati l'anno successivo). Dal 1939 al 1970 è professore di pedagogia all'Università di Roma. Nel 1939 scrive "La scuola italiana dopo la riforma del '23" (in "Studi di Civiltà fascista" n. V/2) e nel 1940 "Scuola e lavoro" (ed. Signorelli). Dopo la guerra pubblica "Il fanciullo segreto. Sentimento della fanciullezza" (ed. La Scuola, Brescia 1948) e "Storia della scuola sovietica" (idem, 1950). Dirige nel 1949-1950 la "Biblioteca dell'educatore" (120 monografie) per la casa editrice milanese Viola-Ave. Fonda per l'editore Armando Armando la collana I problemi della pedagogia, che dirigerà per il resto della sua vita. Scrive, tra l'altro, "Teoria della scuola moderna" (1951), "Dall'infanzia all'adolescenza" (1952) e "La verità su Pinocchio" (1954). Pubblica nel 1959 "La scuola in Italia e il problema sociale" e nel 1961 "La scuola tra Stato e Chiesa". Tra il 1959 e il 1966 compila i tre volumi di "Educazione contemporanea. Aspetti e problemi". Nel 1965 sostiene Romano Calisi nel progetto del Salone internazionale dei comics e nell'insediamento della manifestazione a Lucca. Pubblica ancora "Pedagogia d'urto" (1969), "Storia dei problemi pedagogici" (1972), "Scuola dissestata. L'alibi della riforma" (1973); "Pedagogia sottovoce" (1976). Muore a Roma (Italia) nel 1983.
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