Paolo MantegazzaNasce a Monza (Italia) il 31 ottobre 1831. Completa a Milano gli studi classici, allievo di Angelo Mauri e Carlo Ravizza e nel capoluogo lombardo partecipa giovanissimo ai moti insurrezionali delle Cinque Giornate, nel marzo 1848. Comincia gli studi di medicina e chirurgia, che continua a Pavia con la guida di Bartolomeo Panizza, mentre comincia a pubblicare i primi lavori. Segue contemporaneamente il corso di laurea in medicina e chirurgia a Pisa e a Milano.A 22 anni comincia a lavorare a un'analisi del piacere, in tutte le sue forme comprese quelle patologiche (o intese come tali) che diventa infine "Fisiologia del piacere", oggetto della sua tesi di laurea (3 febbraio 1854) e pubblicata a Milano nello stesso anno. Una nuova edizione, corretta e ampliata, sarà del 1859, seguita da numerosisime ristampe anche nel secolo successivo.
Rientra a Milano nel 1858 e moltiplica la sua attività di studioso e di divulgatore, si iscrive alla Società milanese d'incoraggiamento di scienze, lettere ed arti e comincia a esercitare la professione medica. L'anno seguente, durante la Seconda guerra d'indipendenza, assiste i feriti nell'ospedale militare di Sant'Ambrogio e nel 1860 diventa professore ordinario di patologia generale dell'Università di Pavia, dove insegnerà ed eserciterà attivamente la ricerca scientifica fino al 1869. Per qualche tempo ha rapporti amichevoli con Cesare Lombroso, mentre forma illustri studiosi come Bizzozero e Golgi. Pubblica "Ordine e libertà. Conversazione di politica popolare" (Milano 1864) e nell'ottobre 1865, presentatosi nel collegio di Monza, viene eletto al Parlamento, dove si impegnerà su questioni sociosanitarie, medicina del lavoro, insegnamento superiore, università. Si occupa di igiene dell'ambiente lavorativo, di protezione dalle malattie contagiose, di patologia clinica, anatomia patologica, ricerche ematologiche. Dichiara di aver effettuato esperimenti di fecondazione artificiale della donna. Nel 1864 pubblica a Milano "Elementi d'igiene", un volume che verrà ristampato più volte e per molti anni, al quale seguirà la serie di volumetti "Almanacco igienico popolare" (apparsi tra il 1866 e il 1905). Nel 1862 con G. Gorini fonda il "giornale d'igiene e medicina preventiva" L'Igea (Il medico di casa dal 1873). Nel 1869, con Felice Finzi, fonda l'Archivio per l'antropologia e l'etnologia. Con G. Canestrini, F. De Filippi e M. Lessona è tra i primi esponenti del darwinismo in Italia e nel 1869 è chiamato a dirigere la cattedra di Antropologia ed etnologia presso l'Istituto di studi superiori di Firenze. Eletto nel 1870 e nel 1874, nel 1876 è nominato senatore del Regno. Pubblica testi sulla pangenesi, sulla selezione sessuale, sull'atavismo. Studia le più diverse etnie, dall'India alla Lapponia. Tiene lezioni di antropologia in modo continuativo dal 1870 al 1910, pubblicate dall'Archivio per l'antropologia e l'etnologia. Conduce uno studio su "Il teschio di Ugo Foscolo" (1871) e pubblica a Milano, in collaborazione con A. Corradi e G. Bizzozero, il "Dizionario delle scienze mediche" (1871-1874). Muore a San Terenzo di Lerici (Italia) il 28 agosto 1910. |