Guglielmo GIANNINI 1891-1960

Guglielmo Giannini

Nasce a Pozzuoli (Napoli, Italia) nel 1891. Autodidatta, pratica vari mestieri. Partecipa alla guerra italo-turca e alla Prima guerra mondiale. Si dedica al teatro e scrive alcuni dei primi copioni di genere "giallo" poliziesco.
Mentre volge alla fine la Seconda guerra mondiale, il 27 dicembre 1944 fonda a Roma il giornale settimanale L'Uomo Qualunque, dal quale prenderà il nome il movimento d'opinione e atteggiamento detto appunto "qualunquismo", termine che entrerà nel vocabolario comune.
Nel luglio 1945 pubblica anche il volume "La folla", dedicato al figlio Mario, ucciso in guerra nel 1942, e - in fondo - anche al padre, il giornalista Federico Giannini, morto nel 1943. Il libro parla delle dittature, della storia, delle guerre, dei governi e dei partiti, dei popoli:

"L'autore incominciò la sua fatica dominato dall'odio, volendo vendicarsi almeno con un libro degli assassini dei suoi Cari. La termina chiedendo a Dio misericordia anche per chi gli fece tanto ingiusto e inutile male".

Il successo del movimento qualunquista lo porta in Parlamento come deputato dal 1946 al 1948, su posizioni di destra. Quando i consensi calano, con una giravolta politica tenta l'avvicinamento al Partito Comunista Italiano ma viene abbandonato da molti suoi vecchi sostenitori. Cerca allora l'abbinamento con il Partito Liberale Italiano, ma i risultati delle urne sono ormai definitivamente compromessi e il movimento finisce per sciogliersi nel 1949.
Ultimi tentativi di farsi eleggere nelle liste di altri partiti di destra, fino ai monarchici, non danno risultati apprezzabili e nelle elezioni del 1958 non viene più eletto.
Muore a Roma (Italia) nel 1960.

Testi teatrali
1935Mani in alto
1936Supergiallo
1940Il sole a scacchi
Altri testi
1945La folla - seimila anni di lotta contro la tirannideEditrice Faro, Roma. 312 pagine; copertina e disegni di Livio Apolloni; fuori testo: fotografia del figlio Mario. Libro scritto a Roma tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944, pubblicato nel luglio 1945, ristampato due volte nell'ottobre dello stesso anno.