Émile GaboriauNasce a Saujon (Charente, Francia) il 9 novembre 1832. Poco coinvolto dagli studi, che i frequenti trasferimenti della famiglia lo costringono a condurre in città diverse, non arriva a diplomarsi. Esercita quindi diversi mestieri, ma anche questi in modo discontinuo. Approda a Parigi nel 1855, dove riprende confidenza con gli studi, interessato a diritto e medicina.Dal 1858 comincia a scrivere di cronaca per qualche giornale, finché - come segretario dello scrittore Paul Féval (autore dei "Mystères de Londres") - scopre il fascino del giornalismo e della narrativa popolare. Esordisce nel 1861 con il romanzo "La Marquise de Brinvilliers", seguìto nel 1863 da "Les petites ouvrières", pubblicando nel 1865 "L'affaire Lerouge" a puntate in appendice al quotidiano Le Pays. Il successo di questo terzo romanzo, ispirato a un fatto di cronaca, arriva soltanto per la successiva riscrittura e riedizione nei quotidiani Le Soleil e Le Petit Journal, diventando l'opera più importante dell'autore, che sarà celebrato tra gli iniziatori del genere investigativo poliziesco ("polar" in Francia e "giallo" in Italia). L'ispettore Lecoq, protagonista del romanzo, entrerà a pieno titolo nella storia letteraria. Seguono altri romanzi, come "Le crime d'Orcival" (1866) e "Le Dossier n. 113" (1867), pubblicati prima in Le Pays e poi in volume, e le prime edizioni sono del libraio-editore parigino Édouard Dentu. Si susseguono racconti e romanzi, fino a "La corde au cou" (1873). Debole fisicamente, per un'infezione polmonare muore a quarant'anni a Parigi (Francia) nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1873. Le sue opere, compresi inediti pubblicati postumi, saranno ristampate e diffuse in Francia e all'estero, come classici e pietre miliari della letteratura popolare. |