Guido VERONA (Guido da Verona) |
1881-1939 |
Guido da Verona
Nasce a Saliceto sul Panaro (Modena, Italia) il 7 maggio (o settembre) 1881. A vent'anni pubblica "Commemorazione del fatto d'arme del Brichetto" (1901) per la tipografia Cogliati di Milano, cui segue l'anno dopo, nel 1902, "I frammenti di un poema - canto civile" (sulle Cinque giornate di Milano del 1898) per l'editore Sandron.
Modificato il cognome in "da Verona", si orienta al romanzo popolare e si rivolge soprattutto al pubblico femminile. La sensualità dei suoi testi è consapevolmente rivolta "alle sartine e alle segretarie", una Liala al maschile che riesce a far sognare situazioni sensuali e a trasmettere brividi di piacere, con un linguaggio accessibile a tutti, al punto da diventare involontariamente una parodia dello stile dannunziano.
Nessuno dei suoi romanzi viene considerato un'opera letterariamente importante, ma tuttavia l'intera sua produzione rivela una rara sapienza letteraria e costituisce un importante fenomeno di costume, preludio dei fotoromanzi che arriveranno nel dopoguerra. La sua notorietà nei ceti popolari come in quelli borghesi tra gli anni Dieci e gli anni Trenta, con una diffusione altissima, lo rende emblema di un genere letterario ancora oggi non abbastanza studiato.
Di discendenza ebraica e già mal visto dal regime per la sua libertà di pensiero, dopo l'emanazione delle leggi razziali viene preso di mira e perfino sottoposto a tortura. Decide di togliersi la vita a Milano (Italia) il 10 gennaio 1939.
La rimozione della sua memoria, operata dal regime razzista, ne ostacolerà il ricordo fino ai nostri giorni.
MEDIA Due romanzi tra i più popolari diventano film nel dopoguerra: "La donna che inventò l'amore" nel 1952 (regia di Ferruccio Cerio, con Silvana Pampanini e Rossano Brazzi, dall'opera omonima del 1915) e "Mimì Bluette... fiore del mio giardino" nel 1977 (regia di Carlo Di Palma, con Monica Vitti, Shelley Winters e Gianrico Tedeschi, dall'opera del 1916).
Bibliografia (in preparazione) |
1901 | Commemorazione del fatto d'arme del Brichetto | poesia, Cogliati |
1902 | I frammenti di un poema - canto civile | poesia, Sandron |
1904 | Immortaliamo la vita | Arnaldo de Mohr; 1904, Libreria editrice nazionale; 1932, Corbaccio |
1907 | Bianco amore | poesia, Edizioni di Poesia |
1908 | L'amore che torna | romanzo, Baldini e Castoldi; 1910, idem; 1920, Bemporad, almeno 150.000 copie |
1910 | Con tutte le vele | poesia, Baldini e Castoldi |
1911 | Colei che non si deve amare | romanzo, Baldini e Castoldi; 1920, Bemporad, almeno 220.000 copie |
1912 | La vita comincia domani | romanzo, Baldini e Castoldi; 1920, Bemporad, almeno 155.000 copie |
1914 | Il cavaliere dello Spirito Santo storia di una giornata | prosa, Baldini e Castoldi; 1917, idem; poi Bemporad, almeno 70.000 copie |
1915 | La donna che inventò l'amore | romanzo, Baldini e Castoldi (1916: 14° migliaio ); 1920, Bemporad, almeno 145.000 copie; 1931, Corbaccio |
1916 | Mimì Bluette, fiore del mio giardino | romanzo, Baldini e Castoldi; 1920, Bemporad, almeno 160.000 copie; 1931, Corbaccio |
1919 | Il libro del mio sogno errante | varia, Baldini e Castoldi; poi Bemporad, almeno 100.000 copie; 1933, Corbaccio |
1920 | Sciogli la treccia, Maria Maddalena | romanzo, Bemporad, almeno 150.000 copie |
1922 | La mia vita in un raggio di sole | romanzo, Bemporad, almeno 100.000 copie |
1922 | Il pazzo di Candalaor | romanzo, Bemporad; 1932, SEL |
1923 | Yvelise | romanzo, Bottega di poesia; 1923, Bemporad; 1933, Corbaccio |
1924 | Lettera d'amore alle sartine d'Italia | prosa, Bottega di poesia |
1926 | Cléo, robes et manteaux | prosa, Bemporad |
1926 | L'inferno degli uomini vivi | prosa, Bemporad |
1926 | Mata Hari - la danza davanti alla ghigliottina | prosa, 6 libri, Modernissima |
1927 | Azyadéh - la donna pallida | prosa, Bemporad |
1929 | Un'avventura d'amore a Teheran | prosa, Bemporad |
1930 | I promessi sposi - di Alessandro Manzoni e Guido da Verona | parodia, Unitas |
1931 | L'assassinio dell'albero antico | prosa, Corbaccio |
1931 | La canzone di sempre e di mai | prosa, Corbaccio |
1932 | La canzone di ieri e di domani | prosa, Corbaccio |
1934 | Il trattato delle possibilità impossibili | prosa, Edizioni libere |
Nel dopoguerra diverse opere sono state ripubblicate da dall'Oglio. |
- Davide Crestani. "Il ruolo di Guido da Verona nell'industria culturale italiana dei primi trent'anni del Novecento", tesi universitaria, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, 1999-2000.
|