Dino BuzzatiNasce a San Pellegrino (Belluno, Italia) il 16 ottobre 1906. Frequenta il Liceo Parini a Milano, poi si iscrive alla facoltà di Legge. Dopo gli obblighi di leva, nel 1928 è assunto come cronista al quotidiano Corriere della sera mentre consegue la laurea, e inizia così una lunga carriera giornalistica.Esordisce come scrittore con il romanzo "Barnabo delle montagne" (1933) per Treves-Treccani-Tumminelli, seguìto nel 1935 da "Il segreto del Bosco Vecchio". Inviato speciale in Etiopia per un anno nel 1939, poi arruolato in marina, pubblica nel 1940 per Rizzoli "Il deserto dei tartari", considerata la sua opera narrativa più importante. Comincia a pubblicare per Mondadori nel 1942, esordendo con la raccolta di racconti "I sette messaggeri". Nel 1945 scrive e illustra la favola "La famosa invasione degli orsi in Sicilia", pubblicata a puntate dal Corriere dei piccoli, poi raccolta in volume. Nel 1950 diventa vicedirettore della Domenica del Corriere, settimanale illustrato del quotidiano Corriere della sera. Scrive anche per il teatro, ed esordisce con "Un caso clinico" (Piccolo Teatro di Milano, 1953, regia di Strehler). Nel 1958 espone a Milano per la prima volta le sue opere grafico-pittoriche e disegna i costumi per "Jeu de cartes" di Stravinski al Teatro alla Scala. Nel 1963 con Mondadori pubblica il romanzo "Un amore" e nel 1966 la raccolta "Il colombre e altri 50 racconti". Sempre nel 1966 si sposa con Almerina Antoniazzi, smette di girare il mondo come inviato speciale e si occupa della critica d'arte per il quotidiano milanese. Nel 1969 pubblica con Mondadori il libro "Poema a fumetti", con il quale vince nel 1970 il Premio Paese Sera. Nel 1970 dipinge la serie di ex voto "I miracoli di via Morel". Muore a Milano (Italia) il 28 gennaio 1972 e viene inumato, secondo il suo desiderio, nella chiesetta della villa di famiglia a San Pellegrino, vicino a Belluno, dove era nato e dove aveva trascorso l'infanzia.
Libro-catalogo della mostra
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