Antonio BeltramelliNasce a Forlì (Italia) l'11 gennaio 1879. Si trasferisce a Roma e intraprende l'attività giornalistica diventando, a ventisette anni corrispondente da diversi paesi per il Corriere della sera, fino al 1910.Nel 1912 a Forlì fonda e dirige Il Romanzo dei Piccoli, che diventerà nel 1914 La Rivista dei Ragazzi. Nel 1914 il quindicinale è gestito da La Scolastica Editrice di Ostiglia, fondata nel 1911 da Arnoldo Mondadori e Tomaso Monicelli. Beltramelli era stato testimone di nozze di Mondadori al matrimonio con la sorella di Monicelli, Andreina, nel 1913, e il suo libro "La signorina Zesi" era stato il secondo titolo della "Bibliotechina de La Lampada", la collana che segna l'esordio editoriale di Mondadori, subito dopo un titolo di Monicelli. Tuttavia il possibile rilancio della testata viene vanificato dallo scoppio della guerra: quando il giornalista lascia la direzione per arruolarsi, il periodico chiude. Ripresa l'attività giornalistica dopo la fine della guerra, dirigendo anche, dal 1921, il periodico Giro Giro Tondo per Mondadori, fino al 1925 quando la testata viene assorbita nel Giornalino della domenica, pubblicato anche questo da Mondadori. Nel 1925 firma il "Manifesto degli intellettuali fascisti" di Giovanni Gentile. Nel 1929 è nominato nell'Accademia d'Italia. Muore a Roma (Italia), a soli 51 anni, il 15 marzo 1930. |