FelixFelix The Cat, noto in Italia anche come Mio Mao, surreale, furbo e ingegnoso, nasce come primo vero divo dei disegni animati nel 1917 negli Stati Uniti e conosce un successo quasi immediato in tutto il mondo, godendo negli anni Venti di una popolarità pari a quella di Charlot.Nel 1923 il King Features Syndicate chiede all'autore, Pat Sullivan, di realizzare avventure di Felix a fumetti, così un importante animatore dello studio, Otto Messner (da qualcuno indicato addirittura come il vero creatore del personaggio) incomincia a occuparsene; ad ogni modo tutto il materiale a fumetti prodotto verrà firmato "Pat Sullivan". Sia nei disegni animati sia nei fumetti, Felix è un gatto dotato di una logica assurda e surreale che non ha molto in comune con quella umana, anche se talvolta lo vediamo molto umanizzato, come quando cammina preoccupato su due zampe, con la testa sprofondata nelle spalle e le zampe anteriori dietro la schiena. Nelle sue storie, ambientate indifferentemente sulla Luna o sullo sfondo della vita di tutti i giorni, il numero quattro può diventare una comoda sedia, due nuvole di fumo e un ramo si trasformano in una bicicletta, due punti interrogativi diventano un paio di pattini, e così via. Il successo continua negli anni Cinquanta, quando vengono prodotti 264 cortometraggi animati per la televisione, che avranno diffusione planetaria. In Italia il personaggio a fumetti subisce una revisione diretta alla sua modernizzazione e a un abbassamento dell'età di fruizione, su richiesta dell'editore Renato Bianconi. L'autorizzazione statunitense, espressa anche per Popeye (Braccio di ferro) consente un'ampia produzione italiana di largo successo, che si sviluppa per cinquant'anni e viene ripresa anche per edizioni in altri Paesi. A metà degli anni Ottanta esce anche il lungometraggio "Felix the Cat, the Movie". Il celebre gatto nero, progressivamente sempre meno felino e più umano, con compagna e nipotini, continua a essere richiesto in tutto il mondo. Testate del CATALOGO DEL FUMETTO ITALIANO: | ||
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