Calvin and HobbesPerennemente alle prese con i problemi tipici di un bambino della sua età (la scuola, i compiti, i rapporti con i genitori e con la baby-sitter, fare il bagno, lavarsi i denti), Calvin è un tipo dall'immaginazione inesauribile. Sfugge alla noiosa routine di tutti i giorni riuscendo a vivere, per periodi più o meno lunghi, in un fantastico mondo tutto suo, trasformandosi di volta in volta in un detective o in un astronauta ma anche in un terribile dinosauro, in uno zombi in cerca di cibo, in un insetto velenoso e in mille altre cose. Così il suo corpo può sciogliersi come neve al sole, rimpicciolirsi o gonfiarsi come un pallone, e la vasca da bagno può diventare un vascello pirata o un'astronave.Nelle sue avventure vere e immaginarie iniziate lunedì 18 novembre 1985 da Bill Watterson, che dà così vita a una delle più simpatiche e divertenti serie umoristiche statunitensi degli anni Ottanta e Novanta gli è sempre accanto un tigrotto di peluche di nome Hobbes, fedele compagno di giochi e marachelle, che, quando non ci sono adulti in giro, si trasforma in una vera tigre in carne e ossa. Soltanto nella fantasia di Calvin, naturalmente. Ma per lui e per i lettori Hobbes è un personaggio reale, con il quale non solo giocare e scherzare ma anche bisticciare e lottare. Anzi, forse è davvero in carne e ossa, e sono gli adulti a non essere più in grado di accorgersene. Non solo è magistrale la sceneggiatura delle strisce e delle tavole, ma l'autore scopre molti modi di utilizzare lo spazio a sua disposizione, soprattutto nelle tavole domenicali a colori, e questo rende la serie ancora più affascinante e graficamente suggestiva. La serie si conclude, nel pieno del successo, martedì 31 dicembre 1995 per volontà dell'autore, lo statunitense Bill Watterson, mentre le strisce giornaliere e le tavole domenicali del personaggio sono ancora diffuse su oltre 2.400 giornali in tutto il mondo. Pubblicate in Italia dalla rivista a fumetti Linus, sono state raccolte in volumi della Milano Libri e di Comix (Franco Cosimo Panini Editore). È giusto ricordare che l'autore non consente che i suoi personaggi siano utilizzati per scopi commerciali (magliette, pupazzetti o altro).
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