Lino PalacioNasce a Buenos Aires (Argentina) nel 1904 (o 1903). Si laurea in architettura ed è a lungo professore di disegno; pubblica il suo primo disegno un atleta che vince un premio a soli 16 anni sul quotidiano La Razón. Ma soltanto dieci anni dopo approda al fumetto, creando una nutrita serie di famosi personaggi umoristici, dalla cameriera pasticciona spagnola Ramona (che compare nel 1930 sul quotidiano La Opinión) al sottilmente caricaturale Don Fulgencio, "el hombre que no tuvo infancia", pubblicato dal 1932 sul quotidiano La Prensa.Lo stile sobrio e un po' caricaturale (ripreso in seguito da tanti altri disegnatori anonimi che continueranno i suoi personaggi) influenza per decenni un po' tutti gli umoristi argentini, tanto che Palacio diventa come scriverà Marcelo Ravoni su Linus "una vera istituzione dell'umorismo argentino e della grafica a Buenos Aires". Nel 1943, per sopravvenuti dissapori con il direttore del giornale, passa al quotidiano concorrente La Razón, dove firma con lo pseudonimo di Flax, durante la Seconda guerra mondiale, caricature e vignette satiriche e pacifiste. Nel 1946 crea Avivato, un simpatico imbroglione che ispira anche un film e una rivista omonima, quest'ultima creata dal figlio Jorge con Luis Alberto Reilly. Per oltre vent'anni firma anche le copertine e molte illustrazioni della rivista educativa per ragazzi Billiken. Pittore, pubblicitario (proprietario di un'importante agenzia, dal 1953 al 1955 è presidente della Federación argentina de publicidad), amante della comicità in tutte le sue forme, pubblica un importante saggio sull'umorismo argentino. Il 14 settembre 1984 muore in circostanze tragiche, con la moglie Cecilia Pardo de Tavera, assassinati nella loro abitazione da tre rapinatori.
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