Nel 1943 crea "Bumbazine and Albert the alligator", una serie umoristica incentrata su un ragazzino e un alligatore, che in seguito ribattezzerà "Albert and Pogo" e che è una specie di prova generale per Pogo, uno dei primi esempi di fumetto sofisticato, anche se in seguito la serie si politicizzerà sensibilmente. Il successo del personaggio in Italia, quando arriva sulle pagine di Linus, è dovuto in gran parte alla traduzione dell'avvocato milanese Francesco Cavallone. Spesso aiutato dalla moglie Selby, anche lei ex animatrice agli studi Disney, e dal figlio Stephen, si occuperà di Pogo sino alla propria morte, sopravvenuta a Hollywood (California, USA) il 18 ottobre 1973.
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