Intanto, intorno al 1965, apre uno studio-agenzia di grafica (Studio Caravella, che diventa Studio 25 l'anno dopo) e collabora con autori come Gaeta, Biffignandi, De Gaspari, Uggeri. Lavora con Rinaldo Dami a "Guarda e scopri gli animali" (AMZ) e per Balzarini (Edizioni Cervinia) per alcuni dei primi fumetti sexy italiani: La Jena, Pat, Spettrus. Lavora soprattutto per modeste testate come Leda e Astrella, ma anche per la Universo e per la Astorina (Diabolik). Fa mille mestieri: edicolante, giornalista, direttore editoriale. Nel 1972 con una propria sigla editoriale (la Blu) crea gli effimeri Kirk Killer e Andromeda e la prima rivista italiana sulla tecnica del fumetto: L'ABC del fumetto, appunto, ma deve sospendere la pubblicazione, nonostante il buon successo, per la pessima distribuzione. Cura anche il periodico di stampa alternativa hippie Fallo!. Conclusa l'esperienza editoriale, ritorna a lavorare per la Universo e per gli editori Barbieri e Cavedon (Erregi, poi divisi in Edifumetto ed Ediperiodici); disegna per le testate Sorchella e Fra' Diavolo. Alla fine degli anni Settanta, deluso, decide di lasciare il fumetto considerato un'esperienza "da dimenticare" per dedicarsi soltanto alla pittura.
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