Vittorio GiardinoNasce a Bologna (Italia) il 24 dicembre 1946. Si laurea in ingegneria elettronica nel 1969, ma soltanto nove anni dopo abbandona la professione per dedicarsi ai fumetti.Esordisce su Città Futura, e nel 1979 crea sulle pagine de Il Mago (Mondadori) l'ironico e amaro Sam Pezzo, un coraggioso investigatore privato pieno di contraddizioni. Le avventure di gusto hard boiled sono pubblicate anche in volume in Italia e, poco dopo, in Francia. Nel 1982 dà vita su Orient Express a Max Fridman, protagonista di avventure di spionaggio ambientate negli anni Quaranta, nel suo primo episodio "Rapsodia ungherese": l'accoglienza della critica e del pubblico decreta il successo internazionale dell'autore. Nel 1984 pubblica su Glamour e successivamente su Comic Art le storie di Little Ego, una deliziosa sognatrice ossessionata dalle fantasie erotiche, ammiccando ironicamente a Little Nemo, il capolavoro del fumetto creato da Winsor McCay all'inizio del secolo. Nel 1986 pubblica la seconda avventura di Max Fridman, "La Porta d'Oriente" e realizza varie storie brevi che vengono pubblicate da L'Espresso e in alcuni quotidiani; verranno successivamente raccolte nei tre albi "Vacanze fatali". Nel 1991 comincia a lavorare a Jonas Fink, un nuovo e impegnativo personaggio che comincia a essere pubblicato sulla rivista Il Grifo. La storia, ambientata nella Praga comunista a partire dagli anni Cinquanta, è studiata per svilupparsi in tre volumi: "L'Infanzia" appare nel 1995 (procurando all'autore il premio Alph-Art al salone di Angoulême) e "L'Adolescenza" nel 1998 (Harvey Awards alla San Diego Comic Convention), mentre per il volume conclusivo bisogna aspettare oltre dieci anni. Nel frattempo, nel 1999 ritorna Max Fridman con "No pasarán", sulla guerra civile spagnola: ancora una narrazione in tre volumi, dove il primo viene pubblicato nel 2000 e il secondo due anni dopo. Nel 2005 esce ancora una volta dai canoni narrativi con la divertente "Eva Miranda", gustoso divertissement completo di inserimenti pubblicitari. L'impegno nella Nona Arte, di cui è considerato tra i massimi esponenti italiani, non gli impedisce di lavorare anche nell'illustrazione, per testate come Vogue, Je Bouquine, Mosquito, Viaggi, mentre realizza manifesti, copertine, litografie e serigrafie.
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