Collabora anche con varie pubblicazioni di settore quali, per esempio, Rico Tipo, Avivato, Vea y Lea, Pobre Diablo e Mundo Argentino. Nel 1957 fonda una propria rivista, la celebre Tía Vicenta, considerata una delle migliori riviste di umorismo politico del mondo. È su quest'ultima, infatti, che la vena propriamente umoristica si fonde sempre di più con la satira politica: una scelta che l'autore ha già anticipato in alcuni lavori precedenti dove venivano di fatto messi alla berlina personaggi, aspetti e situazioni dell'attualità politica locale. Tra i personaggi diventati famosi sono da ricordare, oltre alla stessa Tía Vicenta, anche Diogenes el curandero, Rogelio el hombre qua razonava demasiando, El detective Cuculiu, Rudy el playboy e Fofolfi un niño abominable. La scelta di campo fatta dalla rivista negli anni Sessanta crea all'autore-editore sempre maggiori problemi con la censura, provocando alla fine la sua chiusura. Nel 1968 Colombres ci riprova con la nuova testata Tío Landrú ma l'operazione ha vita breve.
|