Si avvicina ai fumetti verso la fine degli anni Quaranta. Sin dalle prime storie ("Una excursión a los indios raqueles", "Juan Cuello", "Santos Vega" e "Hilario Leiva") la sua produzione resta legata alla figura dei gauchos della pampa, alla storia e al folklore della sua terra. Nel 1950 realizza sul quotidiano La Razón una riduzione a fumetti del popolare romanzo gauchesco di Eduardo Gutiérrez "Hormiga negra" (in Italia su Sgt. Kirk). Quattro anni dopo disegna, su testi di Julio A. Portas (che si firma Julio Almada), "Fuerte Argentino" su Misterix, mentre data 9 novembre 1959 l'apparizione sempre sulle pagine de La Razón e su venti quotidiani locali di quello che l'autore sentirà come la sua creazione più vera e profonda, la saga di Lindor Covas detto el Cimarrón, un gaucho onesto e sfortunato, impetuoso e passionale, simile a Martin Fierro, che ha conosciuto l'ingiustizia della legge e degli uomini. La saga sarà in seguito ripresa su numerosi quotidiani di provincia, sia in Argentina sia in altri paesi sudamericani, e ne sarà tratto, nella prima metà degli anni Sessanta, un film diretto e interpretato da Carlos Cores. L'autore muore nel 1984.
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