Accanto alla produzione artistica, sempre orientata alla ricerca, che lo colloca tra i maggiori pittori astrattisti italiani, dà vita a personaggi a fumetti e ad avventure disegnate dove il suo segno è finalizzato alla narrazione sequenziale, per di più rivolta al lettore più giovane. Pubblica quindi su La Settimana dei ragazzi e, per lungo tempo, su Il pioniere, settimanale per i ragazzi prodotto dal Partito Comunista Italiano come alternativa di sinistra al potente Vittorioso cattolico e al borghese Corriere dei piccoli), continuando poi sulle pagine per ragazzi di Noi donne, settimanale dell'Unione donne italiane (UDI). Illustra tra l'altro, per la Bemporad-Marzocco, "Il giornalino di Gian Burrasca" e "Ciondolino" (due classici di Vamba) e "Le avventure di Pinocchio" (di Collodi). ![]() Nel 1971 collabora con la nascente rivista di satira Ca Balà. Muore nel 1991. Dopo la scomparsa, la sua memoria resta affidata alla moglie, Maria Pia Liberia Pini, pittrice e sua musa ispiratrice per tanti anni. La signora Berti raggiunge Vinicio il 10 aprile 2012. Opere pittoriche, disegni, scritti e tavole a fumetti costituenti il Fondo Vinicio Berti sono custoditi dalla Biblioteca Marucelliana di Firenze.
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