Completati gli studi superiori, comincia a lavorare per gli studi di animazione della Metro-Goldwyn-Mayer, dove viene utilizzato per rappresentare lo stereotipo del messicano fannullone e banditesco. Crea infatti nel 1941, con questi presupposti, anche il personaggio di Gordo: un contadino messicano coltivatore di fagioli. Lo vende allo United Features Syndicate e continuerà a disegnarlo per tutta la sua vita lavorativa, fino al 1985. All'inizio il personaggio, nato con intento puramente comico, suscita delle proteste e porta l'autore a riflettere sul fatto che sta rappresentando un popolo vero, non immaginario. Approfondisce la conoscenza delle sue stesse origini, la storia della sua famiglia, e arriva ad offrire una visione diversa da quella comune e stereotipata, al punto da far diventare il personaggio ben oltre le sue stesse intenzioni una sorta di "ambasciatore" del popolo messicano, della sua immagine. Lascia il personaggio dopo oltre quarant'anni, cessando l'attività lavorativa nel 1995. Sofferente del morbo di Parkinson, muore assistito dalla moglie Mary Frances nella sua casa a Carmel-by-the-Sea (California, USA) il 2 febbraio 2008.
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