SOMMARIO
Franco Fossati | Introduzione |
Franco Fossati | Dai fumetti al cinema |
Alfredo Castelli e Paolo Sala | Da Superman a Nukla |
Piero Zanotto | Cartoons e fantascienza |
Franco Fossati | Batman |
Dario Natoli | Fra' Salmastro e i pirati spaziali |
Claudio Bertieri | Personaggi |
Luís Gasca | Filmografia |
Franco Fossati | Superman |
Alfredo Castelli | Il fandom americano |
Elisa Calzavara | Ancora sui comics USA |
Enzo Mariani [Franco Fossati] | Thunder Agents |
Andrea Alessi-Conte | I fumetti neri e la legge |
Enzo Mariani [Franco Fossati] | Gordon |
Franco Fossati e Andrea Alessi-Conte | Bibliografia |
tavola a fumetti di Federico Astengo | Arrivano i marziani |
tavola a fumetti di Sarvezius | Per un pomo nel pugno |
tavola a fumetti di Giorgio Ferrari | Roger, Mike, Juliet e gli altri bacilli |
Introduzione a cura di Franco Fossati
Ugo Malaguti ebbe a dire dalle pagine di Galassia dello scorso febbraio: "Non si può difendere la Science Fiction se non si conosce la Science Fiction: il rifiuto del mondo esterno è una manifestazione malata".
Sono pronto a sottoscrivere queste parole ma vorrei aggiungere qualcosa ancora. La stragrande maggioranza di coloro che si interessano di fantascienza, e non intendiamo riferirci esclusivamente ai lettori, snobbano altre manifestazioni dello stesso fenomeno.
Penso che bisognerebbe affrontare il problema (ammesso poi che si debba parlare di "problema"), da ogni lato questo si presenti: studiare sì i grandi autori e le varie correnti ma non dimenticare di considerare (e con una certa serietà, anche) cinema e fumetti. Non solo, ma anche le fiabe e la pubblicità basata sulla fantascienza.
Lungi da noi il voler sostenere con queste parole che l'aficionado debba mettersi dei paraocchi e vivere in uno stato di perenne sonnolenza risvegliato solo dalla magica parola "fantascienza".
I fumetti "spaziali" nacquero quasi contemporaneamente alla letteratura di fantascienza: ricordiamo il Buck Rogers di Kalkins (1929), Brick Bradford e Flash Gordon, entrambi del 1933, Superman (1938), Batman (1939); In Europa il fumetto di fantascienza addirittura precede, di diversi anni, le collane e i periodici specializzati.
Non voglio però dire con queste mie parole che ogni appassionato debba leggere solo romanzi di sf, fumetti di sf e vedere film di sf, anzi. Chiedo solo che si presti un po' di attenzione a questo trascurato, snobbato, bistrattato mondo della fantascienza minore.
Permettetemi di riportare ora alcuni brani di un mio intervento al II Meeting di Carrara del 1966 dove parlai appunto su "Cinema e fumetto in rapporto con la fantascienza".
Secondo me il compito primo dei fumetti di fantascienza (il che ne costituisce anche il merito principale) è quello di avvicinare i ragazzi al fantastico, ai viaggi interplanetari, al mondo di domani, all'incontro con altre razze e con altri modi di pensare. Abitua insomma i ragazzi alla costante vittoria della giustizia, a non aver paura degli extraterrestri cattivi perché tanto noi siamo i più forti. Non "noi" ma gli eroi che abbiamo scelto e che in un certo senso vorremmo essere e nei quali ci immedesimiamo, sono onnipotenti e invincibili.
Quando questi ragazzi prenderanno in mano una rivista di fantascienza e avranno modo di leggere racconti di autori quali Ballard, Heinlein, Tenn. Asimov e tanti altri, comprenderanno certo da soli quale differenza esiste tra la letteratura e i fumetti di fantascienza. Ma saranno stati proprio i fumetti letti in gioventù a indirizzarli verso tali letture, poiché i fumetti sono, per usare una locuzione ormai entrata nell'uso corrente, il trampolino di lancio verso la fantascienza adulta. Naturalmente non per questo sono esenti da difetti e non mancano spesso di una certa ingenuità ma i ragazzi hanno bisogno di pochi concetti base ben definiti: bello-brutto, bene-male, ragione-torto...
Non possono ancora capire né apprezzare certo le mezzetinte, i compromessi, i vari lati di una stessa realtà. Ma c'è ancora tempo, avranno modo di accorgersene in seguito quando affronteranno testi più impegnativi ma, come abbiamo già detto, non per questo più importanti: situati solo su un altro piano.
In sostanza, secondo me, l'apporto che il fumetto può offrire alla fantascienza è tutt'altro che "piuttosto scarso" come lo definisce in un suo saggio Lino Aldani.
Vediamo ora di leggere per un attimo insieme questo fascicolo. Ho cercato di dare con questo Numero Unico un'immagine la più completa possibile dei fumetti di fantascienza pur con varie, e comprensibili, lacune.
Come noterete molti articoli sono già stati editi presso quotidiani o riviste: ho comunque voluto riprenderli per il loro interesse (si vedano ad esempio gli articoli di Bertieri, Castelli, Zanotto), altri sono stati scritti appositamente, altri ancora sono stati solo rivisti e ampliati. Ho anche voluto includere una ricca bibliografia, dovuta soprattutto al lavoro dell'amico Andrea Alessi-Conte, dove spero che gli appassionati possano scoprire qualche titolo a loro sconosciuto.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che con il loro aiuto e con i loro consigli hanno reso possibile la realizzazione di questo numero, e cioè: Giovanni Gandini, direttore della rivista Linus; Enrico Bagnoli, direttore di Superman e di Batman; Claudio Bertieri; Paolo Sala e Alfredo Castelli del "Comics club 104"; Nino Bernazzali del "Club dei comics".
E ancora Piero Zanotto, Luis Gasca, Andrea Alessi-Conte e l'amico Luigi Naviglio.
Naturalmente e per ragioni ben comprensibili, non si è potuto fare un fascicolo che comprendesse "tutto" ciò che si potesse dire sulla "fantascienza minore". Spero comunque che possa vaere un certo interesse sia per l'appassionato di fantascienza sia per l'appassionato di fumetti. Se così sarà potrò dirmi soddisfatto del lavoro svolto.
Franco Fossati
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