Charles PHILIPON |
1926-2014 |
Charles Philipon
Nasce a Lyon (Francia) 19 avril 1800. Di famiglia artigiana, apprende l'arte del disegno all'École des Beaux-Arts di Lione e si trasferisce a Parigi nel 1819, per verificare dopo un anno in uno studio di pittura che non era quella la sua strada, preferendo di gran lunga la caricatura al disegno classico.
Rientrato a a Lione per lavorare accanto al padre con disegni tecnici che comunque non lo soddisfano, nel 1824 conosce gli arresti per sedizione, avendo partecipato a una sfilata di carri allegorici. Stabilitosi definitivamente a Parigi, si dedica alle nuove prospettive artigianali e industriali aperte dalla nascente tecnologia litografica, disegnando marchi, etichette e pagine illustrate per le riviste di moda. Apprende così i segreti delle nuove tecniche di stampa.
Disegna stampe a basso costo, vendute dai mercanti, come
"Histoire de Polichinelle enfant prodigue" e
"Histoire de Touche-à-tout, le mauvais sujet", mentre entra sempre di più nel mondo degli scrittori e dei disegnatori più liberi dai vecchi schemi. Nel 1827 frequenta lo studio di
Grandville e nel 1929 contribuisce alla fondazione del giornale
La Silhouette, dove scrive e disegna (e dove il 1° aprile 1830 pubblica la sua prima caricatura politica
"Charles X en jésuite").
Nel 1929 si associa con il cognato notaio Gabriel Aubert, e crea il 15 décembre 1829 la casa editrice
Aubert.
Il 4 novembre 1930, dopo la "Rivoluzione di luglio" che restaurava la monarchia con Louis Philippe 1°, fonda il nuovo giornale
La Caricature, settimanale venduto soltanto in abbonamento, con il sostegno e l'opera di autori come Honoré de Balzac. Con l'elegante rivista alza sempre di più il tiro contro il regnante.
Il 1° dicembre 1832 crea il primo quotidiano illustrato satirico al mondo,
Le Charivari, di opposizione repubblicana al regime. Al costo della sua produzione quotidiana vanno aggiunte le multe, i processi e i pesanti strali della censura, ma segna una pietra miliare nella storia dell'editoria in generale e dei prestigiosi "illustrati" francesi dell'Ottocento, e continuerà la sua vita editoriale oltre cento anni, fino al 1937.
Si moltiplicano le denunce, i processi, periodi di detenzione, con l'accusa di oltraggio al re e di istigazione alla rivolta e perfino al regicidio!
Nel 1835 deve chiudere
La Caricature (che ritornerà con qualche cambiamento, fino al definitivo assorbimento il
Le Charivari).
Continua comunque a pubblicare nuove testate umoristiche, passando dalla caricatura politica alla satira di costume. Nel 1848 fonda
Le Journal pour rire (che diventa
Journal amusant nel 1856).
Muore a sessantun anni, per ipertrofia cardiaca, nella sua abitazione di Parigi (Francia) il 26 gennaio 1862.