Gianni AllegraNasce a Palermo (Italia) il 5 luglio 1956. Pittore, illustratore e autore satirico, le sue prime opere compaiono sulla rivista I Siciliani diretta dal coraggioso giornalista Giuseppe Fava, che sarà vittima della mafia. In seguito collabora con il quotidiano palermitano L'Ora per poi approdare alle riviste nazionali Comix, Linus (dal 1985), L'Unità, Avvenimenti (dal 1989 al 2000) e soprattutto Cuore, di cui diventa una delle colonne, e ancora Comix, Tango e Smemoranda.Dal 1999 disegna quotidianamente la vignetta per le pagine della cronaca di Palermo del quotidiano La Repubblica. Pubblica i volumi "I Gattopardi" e "La Prima Repubblica non si scorda mai". La sua vasta produzione satirica è raccolta in alcuni libri e un CD-ROM. Nel 1999 gli viene conferito il Premio Pino Zac per la satira politica, a Forte dei Marmi. Collabora con il quindicinale svizzero Il diavolo e con il giornale elettronico di satira pippol.com Realizza a fumetti una storia tratta da un soggetto cinematografico per Totò scritto da Dino Risi e Fabio Carpi nel 1949 (il film non fu mai prodotto), disegnata a colori nel 1998 per il Festival "Acquaviva nei fumetti". Le sue illustrazioni appaiono sul Diario della settimana, su Campus e su Maxim. Nel 1997 cura la direzione artistica della sezione fumetti della Fiera del libro di Messina. Nello stesso anno tiene un corso di fumetto e illustrazione presso l'Opera universitaria di Palermo, al termine del quale gli studenti allestiscono una mostra e producono un albo intitolato "La Scuola del Fumetto Palermitano". Tra il 1994 e il 1998 realizza anche quattro cortometraggi dal vero: "Climax"; "Altri colori"; "Amore che viene"; "Storia di G., anzi Giovanna". Nel 2000 crea il disegno animato "Casa Machì". In collaborazione con Marcello Benfante intraprende la realizzazione di un cartoon dal titolo "Le cronache di Luca Rancori", ambientato in una Palermo reale e allo stesso tempo fantastica: le cronache involontariamente avventurose di un cronista goffo in un'atmosfera sospesa tra l'hard-boiled e il grottesco; un noir speziato con una buona dose di ironia. Dagli ultimi anni Novanta porta avanti una ricerca pittorica esposta nel 1999 e nel 2000 a Palermo ("Giù per terra, niños"), nel 2000 a Milano ("Scenari urbani, commedia umana"), nel 2001 a Catania ("Corpi terrestri"), nel 2002 a Palermo ("Donne di colore"), nel 2003 a Siracusa ("Tu adesso mi vedi così") e ancora a Palermo ("Almeno guardami"), a Milano ("Maschi e femmine"), a Catania ("Il pittore della domenica"). Nel 2004 il suo progetto "Scorci e squarci" diventa una mostra itinerante (prima tappa in giugno a Palermo) e un libro realizzato con la collaborazione di dieci autori, tra scrittori, registi e drammaturghi provenienti dalla cultura palermitana, pubblicato dalla :duepunti di Palermo.
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