FLASH GORDON (Gordon) Stati Uniti, 1934 / avventura, fantascienza / Alex Raymond; ecc.

Flash Gordon

Nella sequenza iniziale, pubblicata sui quotidiani statunitensi il 7 gennaio 1934, un pianeta sconosciuto sta precipitando verso la Terra: l'impatto si preannuncia terribile, una minaccia mortale per il nostro mondo (il tema è simile al romanzo di Philip Wylie ed Edwin Balmer "After the Worlds Collide", che ha cominciato ad apparire a puntate dal novembre 1933). Un piccolo aereo, sul quale viaggia Flash Gordon, è colpito da un meteorite e il biondo eroe si lancia con il paracadute, afferrando per la vita l'altra passeggera, la bruna Dale Arden (una sbrigativa traduzione del giornale L'Avventuroso farà credere per anni in Italia che Gordon sia un ex ufficiale di polizia perché indossa pantaloni da cavallerizzo, ma è in realtà un campione di polo, laureato a Yale). I due atterrano presso il laboratorio del dottor Zarkov (Zarro in Italia), che ha costruito un razzo che intende guidare contro l'astro in arrivo, per deviarne la traiettoria. Stravolto dalla stanchezza, crede che i due giovani siano spie nemiche e li costringe a salire sul razzo, puntando poi verso il cielo: l'impatto è violento, ma la Terra può dirsi salva.
I tre, scampati miracolosamente, si ritrovano naufraghi sul pianeta Mongo e comincia così la loro avventurosa odissea. Dale diventa l'eterna fidanzata di Gordon, e Zarro il loro amico e alleato. In questo primo periodo, i nostri eroi sono alle prese con il perfido tiranno Ming, in un mondo fantastico abitato da uomini-leone e uomini-falco, campionario di arretrate società di tipo medievale, dove principesse bellissime cercano di sedurre Gordon mentre Ming vuole far sua la bella Dale.
La fantascienza offre il pretesto per le più libere rappresentazioni fantastiche, e Alex Raymond riesce, con la bellezza dei suoi disegni, a farsi perdonare le ingenuità narrative: si ispira alle incisioni dantesche del Doré nel volo degli uomini-falchi, alle pose plastiche dei classici greci e romani, al film "Metropolis" nelle città avveniristiche e nei modelli sociali, al divismo tedesco e hollywoodiano nelle seducenti figure femminili.
L'autore inventa tuttavia anche un modello iconografico inedito per la nuova frontiera del fumetto avventuroso; certamente guarda il Tarzan di Hal Foster del 1929, ma se ne distacca per ambientazione e stile narrativo.
Gordon lascia Mongo e ritorna sulla Terra quando, come un po' tutti gli eroi del fumetto, viene mobilitato per la Seconda guerra mondiale. Raymond, chiamato alle armi nel febbraio 1944, lascia il personaggio ad Austin Briggs, poi arriveranno Mac Raboy, Dan Barry e Ric Estrada, Bob Fujitani e Al Williamson, con numerosi assistenti. Il personaggio diventa sempre di più un pilota spaziale tra i tanti, impegnato in "normali" avventure interplanetarie: alla prima fantascienza epica e immaginifica se ne sostituisce una più tecnologica e plausibile.
 
MEDIA Flash Gordon è protagonista dal 1935 anche di un programma radiofonico, che proseguirà fino alla fine della guerra, e va sugli schermi in tre serial della Universal, interpretati da Buster Crabbe tra il 1936 e il 1940. Bisogna aspettare il 1980 per poter vedere nelle sale un lungomtraggio "Flash Gordon", prodotto da Dino De Laurentiis e diretto da Mike Hodges, con le nostre Ornella Muti e Marangela Melato nei ruoli della principessa Aura e di una comandante dell'esercito di Ming.

Testate del CATALOGO DEL FUMETTO ITALIANO:
Avventure di GORDON (ed. Nerbini), GORDON (ed. Adriana), TOPOLINO giornale dopuerra,

ALBO ELEFANTE, L'ARDIMENTOSO (ed. Corno),

SUPERALBO L'ARDIMENTOSO / GORDON (ed. Corno),

GORDON (ed. Spada), GORDON (ed. Bianconi)


  • Autori vari: "Flash Gordon - biopsia di un personaggio". Collana "Comic Research" [n. unico] a cura di Mario Chiavarelli e Francesco Coniglio, Comics Library di Paolo Meloni, Roma, 1977.