DICK TRACY Stati Uniti, 1931 / poliziesco / Chester Gould

Dick Tracy

Capostipite del fumetto poliziesco, Dick Tracy appare per la prima volta sulle pagine dei quotidiani statunitensi l'11 ottobre 1931, mentre i giornali sono pieni di notizie di cronaca nera e i film sui gangster hanno grande successo sugli schermi. I tempi sono tali che anche i fumetti hanno bisogno di un duro tutto d'un pezzo, di un poliziotto grintoso capace di rispondere alla violenza della malavita. Ripetutamente ferito, colpito con vari oggetti contundenti, picchiato a sangue, quasi accecato con l'acido e chi più ne ha più ne metta, Dick Tracy non si tira mai indietro di fronte al pericolo.
Questo eroe non è soltanto il capostipite del fumetto poliziesco ma anche il protagonista della prima serie estremamente realistica, quella in cui la violenza irrompe nel mondo della "letteratura disegnata". Nelle varie indagini è spesso aiutato da numerosi collaboratori (Chief Brandon, il suo diretto superiore, Pat Patton, Sam Catchem, la donna poliziotto Lizz e altri agenti), ma lui ha una grinta e una determinazione notevolmente superiori a tutti.
Entrato nella polizia per una sorta di vendetta personale, quando i gangster assassinano il padre della futura moglie, non sembra disposto a fermarsi di fronte a nulla pur di catturare gli eccentrici criminali con i quali di volta in volta si scontra: da Frank Redrum, che nasconde il volto dietro a una maschera che ne cancella completamente le fattezze, a Pruneface, dal volto raggrinzito come una prugna, dal perfido Jerome Trohs al terribile e sfortunato Flattop.
Pur dedicandosi anima e corpo alla lotta contro la malavita, Dick Tracy ha anche un'intensa vita privata, che finisce spesso con l'incrociarsi con quella professionale: Junior, il ragazzo che Dick adotta nel 1932, viene più volte rapito, come del resto la futura moglie Tess Trueheart, finalmente sposata nel 1949 (divorziando anche, ma per breve tempo, nel 1994, dopo 45 anni di unione), e la figlia Bonnie Braids, nata due anni dopo.
Pur trattandosi di una serie molto realistica, nel 1964 Junior sposa Moon-Maid, una ragazza lunestre dotata di misteriosi poteri, ed è perlomeno strano che Gould faccia una simile concessione alla fantascienza. Forse un segno di stanchezza e di crisi, in un momento in cui la malavita si fa più sofisticata e gli scontri a fuoco con la polizia, che avevano fatto la fortuna della serie, diventano sempre più rari.
Maestro della suspense e del taglio cinematografico delle inquadrature delle vignette, Chester Gould è stato definito "il George Grosz dei fumetti" per lo straordinario talento espressionistico con il quale costruisce una galleria di cattivi da opporre di volta in volta al suo poliziotto tutto d'un pezzo. L'autore nel 1977 lascia la serie nelle mani dei suoi assistenti, lo sceneggiatore Max Collins e il disegnatore Dick Fletcher, poi sostituito da Dick Locher.
L'eroe creato da Gould è probabilmente l'unico personaggio dei fumetti a essere stato caricaturato a lungo in un'altra striscia. Nel 1948, infatti, Al Capp ha dato vita a Fearless Fosdick, un poliziotto pasticcione e sfortunato che è una caricatura paradossale e particolarmente azzeccata di Dick Tracy.

CINEMA (vedi)
Interpretato tra il 1937 e il 1941 da Ralph Byrd in quattro film della Republic, nel 1947 in due pellicole della RKO e nella stagione 1950-1951 in telefilm della ABC, il popolare detective torna sul grande schermo nel 1990 in un film interpretato e diretto da Warren Beatty, con Madonna e, nei panni di due cattivi, attori del calibro di Al Pacino e Dustin Hoffman. Prodotto dalla Touchstone, la divisione della Disney che si rivolge al pubblico più adulto, "Dick Tracy" ottiene tre premi Oscar: miglior direzione artistica, canzone e trucco.
RADIO Nel 1944 viene prodotto anche un serial radiofonico dalla NBC.