Vincenzo "Enzo" IANNUZZI (Jannuzzi, Jan, Janù) 1946-2021

Jannuzzi, Janù

Nasce a Spezzano Albanese (Cosenza, Italia) il 4 gennaio 1946. Dopo avere vissuto parte dell'infanzia e della giovinezza a Ovada (Piemonte, Italia) e a Roma, approda infine a Milano negli anni della contestazione giovanile.
Con un segno efficace e uno spirito indipendente che sfugge agli schemi tradizionali, utilizza il medium fumetto in modo libero ed estroso, rivelandosi come uno dei più interessanti autori underground italiani. Il suo primo personaggio, che gli attira l'attenzione dei lettori e l'apprezzamento degli esperti, è Ancillotto, un emigrante interno italiano alle prese con le situazioni e le contraddizioni di quegli anni, pesentato come striscia umoristica senza perdere l'occasione per esprimere umanità, rabbia, sconforto, passione.
Viene dunque coinvolto da Alfredo Castelli nel laboratorio fumettistico della rivista Horror dell'editore Gino Sansoni; viene pubblicato quindi anche da Super VIP e negli Horror pocket). Ripresentato da Sorry (dell'editore Ennio Ciscato), segnalato da WOW n. 5 (Luigi F. Bona Editore, 1976), infine per l'editore Ottaviano pubblica una versione di Ancillotto in volume ("Ancillotto l'emigrante", Milano 1978) nella storica collana "L'altro segno", accanto a Rius, Marcenaro e Mattotti. Rimane inedito un "Martin Eden" realizzato negli anni Ottanta, ispirato al romanzo di Jack London, dopo la cessione della casa editrice alla Editiemme.
Portato per un erotismo forte e sanguigno, spudorato e divertente, con ampio utilizzo del repertorio anticlericale e anticapitalistico, più anarchico che socialista, crea anche personaggi e brevi storie underground come "Il diario d'Immacolata", pubblicato in albo dalla Borsa del Fumetto di Milano nel 1978, seguito da "Albertine", entrambi riproposti a Parigi da Russo Editeur nel 1982.
Alcuni episodi brevi particolarmente espressivi e riusciti rimangono nel cassetto dell'autore, perché nessuno si sente di pubblicarli. Solo gli amici hanno la possibilità di vederli, e vengono canservati dall'artista sotto il nome ironico de "I racconti del no_comment".
Nel 1978-79 pubblica vari episodi di "Ivan-Dalì" ne Il Mago (mensile a fumetti Mondadori diretto da Bepi Zancan), con testi propri, di Castelli e di Pichard.
Nella redazione del periodico mondadoriano conosce Carlo Peirano, per il quale realizza la prima lussuosa edizione de "Le 11.000 verghe" (1979), dallo scabrosissimo romanzo di Guillaume Apollinaire; l'opera sarà pubblicata anche in Francia dalle Editions DL, in Olanda da Sombrero Outgeverej, nuovamente in Italia da Miani (1983) e in una pregiata edizione italiana definitiva della HEJ Book and Look (2006).
Nel 1980 pubblica un volume nella collana AL-BUM della Biblioteca Umoristica Mondadori: "Vita mirabile dell'arcitruffatrice e vagabonda Coraggio", testo tratto dall'opera di Von Grimmelshausen, stessa fonte della "Madre Coraggio" di Brecht.
Intraprende la riduzione a fumetti del "Martin Eden" di Jack London, interamente disegnato con la penna biro, ma l'opera sarà completata soltanto nel 2015.
Nello stesso anno crea anche "Scabrina", nuovo personaggio femminile, 14 tavole a pennarello e colori ecoline, non pubblicato. Gli vengono richieste invece sempre di più vignette e tavole "osé".
Nel 1981 realizza un albo per bambini destinato ai Paesi arabi, "Nabo" (dal nome dell'antico re babilonese Nabopolassar), ma la guerra con l'Iran blocca il progetto quando già alcuni episodi sono stati realizzati.
Tra il 1981 e il 1986 tiene corsi di disegno per il Fumetto all'Istituo Itsos per la Regione Lombardia e collabora con le maggiori agenzie pubblicitarie di Milano: J.W. Thompson, Italia BBDO, Livraghi, Zest, ecc.
Nel 1984 disegna per la rivista 1984 dell'editore Puleio due storie su testi di Enrico Castruccio [Orso]: "Accadueò [H2O], parabola energetica", un racconto a fumetti di fantascienza grottesca (48 pagine a biro), seguito da "Ringorossi" (idem, 4 episodi, che appaiono nel 1985).
Rimane invece inedito il racconto "Se la fortuna ti tocca" realizzato nel 1984 la rivista Eureka, nella gestione di Castelli e Silver, per la definitiva chiusura della importante testata e della casa editrice.
Pubblica in Olanda l'albo "Remengograd", su testi del poeta milanese Bruno Mandelli, un lungo racconto a fumetti ambientato nella Milano studentesca del "quartiere latino" di Brera.
Realizza anche un'opera in 135 tavole, "Anni '70 in quattro risate... e un mal di pancia", con le "origini" di Ancillotto.
Negli anni Duemila, dopo molte esperienze come disegnatore, illustratore e muralista, ritorna al primo amore per il fumetto, e mentre viene riproposto in edizione lusso "Le 11.000 verghe" riappaiono sul sito internet personale sia creazioni di ieri (come "Corri corri Corallina", 48 tavole a pennello, del 1993) sia inediti ancora in fase di realizzazione (come "Rossilla Morbilla", 28 tavole a pennello).
Nel 2004 su Tratti n. 66 (ed. Moby Dick, Faenza) pubblica "Contro l'AIDS", 16 pagine intense, prodotte dal Centro Documentazione del Leoncavallo, il centro giovanile milanese con il quale collabora per alcuni anni.
Dal 2005 La gazzetta della Pregna gli affida l'esecuzione della vignetta settimanale, su testo di Mauro Martini.
Nel 2006 partecipa alla creazone di "Robi Nud" insieme a Dentiblù, Leo Cimpellin, G. Falcioni, M. Molinari e A. Conte su testo di Nadav (Nessim Vaturi) per la libreria dell'immagine La Borsa del Fumetto, Milano.
Nel 2007-2008 la Hej Book & Look di Milano ripropone "Le 11.000 verghe" (98 tavole a biro) e pubblica "Identità sotterranee" (16 tavole a colori) e "Ma l'aria di città" (135 tavole a biro).
Dal 2009 al 2011 'l Gazetin, settimanale valtellinese di cronaca e attualità ripubblica "La sirena" e varie illustrazioni, anche di copertina.
Nel 2011 autoproduce un'edizione completa di "Ivan-Dalì" in volume di 68 pagine più copertina.
Nel 2013 autoproduce in volume unico "Scabrina" + "Cani parlanti & altri misteri...".
Nel 2014 pubblica "Il piccolo principe - una storia a fumetti" (da Saint-Éxupéry, rilegato di 96 pagine più copertina, edito da Excalibur-WOW Spazio Fumetto, Milano.
Ancora nel 2014 autoproduce "Il sogno di Bruna", raccontando una parte importante della sua vita, con la cara compagna Bruna e la loro piccola figlia Elenina.
Produce tre volumi di biglietti pop-up, un suo modo personalizzato di fare gli auguri in modo originale e creativo.
Collabora con Puck il nano e Apukalipse di Ivan Manuppelli.
Nel 2015 pubblica "Martin Eden" (dal romanzo di Jack London), curando adattamento, sceneggiatura e disegni (78 tavole in nero, a pennello).
Nello stesso anno crea "Yze", che rimane inedito.
Nel 2016 pubblica "L'appuntamento che sembrava perso", 91 tavole a pennello, nuovo tratto di autobiografia con il padre e il fratello Sal (Salvatore).
Nel 2017 pubblica "Se la sposa è un fiore d'aprile", 128 tavole a pennello, dove la storia del matrimonio di sua madre e di suo padre è un'inedita fotografia di storia popolare italiana piena di fascino, impreziosita e resa ancora più rara dall'utilizzo della lingua arberesh, diffusa in una rosa di comuni calabri di radice albanese.
La rivista Linus gli chiede e pubblica 4 tavole a colori per illustrare l'incontro di autori undeground milanesi degli anni Settanta avvenuto nell'ambito dell'AFA (Autoproduzioni Fichissime Anderground).
Nel 2018 pubblica "Storie al limite del ragionevole", un'antologia di racconti a fumetti che contiene "Il racconto del pioppo" (24 tavole), "La merla di Elenina" (10 tavole) e "Il tesoro di Rondinaria" (4 tavole).
Nel 2019 pubblica il secondo volume delle "Storie al limite del ragionevole", intitolato "Atene prima & dopo". Ultimo racconto di un'epoca irripetibile e straordinaria, con il suo avventuroso viaggio in Grecia, da globetrotter, subito prima del golpe militare dei "colonnelli" che segnò pesantemente e a sangue quella terra nel 1967.
Combatte una difficile lotta contro il cancro, e affronta anche questa prova con forza e ottimismo, non cessando di disegnare e di fare progetti. Ma dopo una prima apparente riduzione del male si vede costretto a una nuova serie di cure, ormai con poche possibilità di riuscita.
Muore a Milano (Italia) il 26 novembre 2021.

 

Le immagini di Vincenzo Jannuzzi in queste pagine sono tutte © dell'autore, diritti riservati, riprodotte per gentile concessione.

La memoria e i diritti di Vincenzo Jannuzzi sono protetti dalla figlia dell'autore, Elena Hileg Iannuzzi.