Dal 1981 al 1993 pubblica su riviste (inizialmente su Frigidaire) e quotidiani dei "racconti inediti" di scrittori stranieri, in realtà scritti da lui stesso nello stile dei diversi autori: dei "falsi d'autore" che traggono in inganno anche degli esperti. Rivelerà poi la verità, raccogliendone alcuni nel libro "Segrete identità" (Baldini & Castoldi, Milano, 1996). Pubblica nel frattempo anche il suo romanzo d'esordio "Anima nera" (ed. Baldini & Castoldi, 1994). Nel 1982 sceneggia per Igort (Igor Tuveri) il suo romanzo a fumetti "Goodbye Baobab", pubblicato da Alter. Con Igor Tuveri, Giorgio Carpinteri, Jerry Kramsky, Marcello Iori e Lorenzo Mattotti fonda il collettivo "Valvoline", che nel 1983 ha un ruolo centrale in Alter Alter con l'inserto "Valvoline Motorcomics". Al gruppo si aggiungono poi Massimo Mattioli e Charles Burns. Nel 1989 il gruppo partecipa alla realizzazione della rivista Dolce Vita, diretta da Oreste Del Buono. Collabora come sceneggiatore di fumetto anche con le riviste Linus, Frigidaire, Comic Art, L'eternauta, Cyborg, Topolino, Diabolik. Consulente editoriale, per Bompiani dirige la collana "Gli squali", curando con Antonio Caronia l'edizione italiana dell'antologia "Mirrorshades" (1993), manifesto letterario cyberpunk. Per Theoria cura la raccolta "Cavalieri elettrici" (1994) e per Einaudi l'innovativa antologia di racconti italiani splatter "Gioventù cannibale" (1996). Curatore della versione italiana della Isaac Asimov Science Fiction Magazine, tiene la rubrica "La pagina della sfinge" sulla rivista Pulp. Nel 2001 fonda a Bologna la casa editrice Comma 22. Pubblica "Mutazioni" (Walt Disney Company Italia, 2001), "Chemical USA. Il viaggiatore assente" (Rizzoli, 2002), "Fa un po' male" (con Niccolò Ammaniti e Davide Fabbri; Einaudi, 2004), "Trans/est" (con Roberto Baldazzini, Kappa Edizioni, 2007). Dal 2010 gestisce un proprio blog.
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