Giovanni BOSELLI SFORZA (Ellis) 1924-2007

Giovanni Boselli

Nasce all'Asmara (Eritrea) nel 1924. Ha dieci anni quando la famiglia si trasferisce a Roma. Mentre studia da ingegnere, inizia a collaborare con vari giornali umoristici e satirici come il Marc'Aurelio, il Don Basilio e L'umorista, realizzando vignette e copertine a colori. Mostra grande versatilità realizzando copertine in stile realistico per le testate Buffalo Bill e Aquila bianca.
Nel dopoguerra collabora già con diversi editori romani, come illustratore e disegnatore. Soprattutto con la casa editrice Lupettino di C. Turel (nel 1949), che diventerà Pegaso con Ugo Dal Buono, e con le diverse sigle editoriali di Sergio Rosi per il periodico per bambine Lulù.
Abile soprattutto nel disegno umoristico, collabora nel 1966 con la effimera ma interessante testata Supertopo, "il giornale che è nato nel 2000", dell'editore Aldo Razzi.
Realizza una versione a fumetti di Topo Gigio e un albo, ripiegato in tre parti, è allegato omaggio ai biscotti Pavesini (mentre Topo Gigio ne è testimonial nel Carosello televisivo).
Disegna il poliziotto Joe Felix per gli Albi del Quadrifoglio della Casa Editrice Centrale, sotto la direzione di Anna M. Andretta.
Nel 1966, firmando con il nome d'arte Ellis, disegna anche fumetti realistici come La donna di picche (ts: Italo Di Domenico), un libretto del filone giallo-nero pubblicato da Gilda Cancellieri nel febbraio 1966 e oggi tra i più rari del genere.
Per Il Giornalino disegna nel 1969 "Susy la rossa" e l'anno seguente, su testi di Mario Basari, "Gec Sparaspara".
Per il settimanale cattolico crea nel 1970 Bellocchio e Leccamuffo su testi di Corrado Blasetti e, nel 1972, "Il signor Beniamino" con lo stesso sceneggiatore.
Muore a Roma (Italia) il 24 giugno 2007.

 

  • "Il Giornalino, gli autori, i fumetti". EP gruppo periodici, Milano, 1979.