LA COLLEZIONE FOSSATI
la più grande raccolta di piccoli originali

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Dall'ormai introvabile "Prato e dintorni nella collezione Fossati" pubblicato dall'Azienda autonoma del Turismo di Prato e da Glamour International Production nel gennaio 1987, riproduciamo la prefazione di Gianni Brunoro

Piccolo è bello, ma micro è meglio!
(tutto quello che non ci si può permettere di ignorare sulla famosa collezione Fossati di minimalia fumettistica)

Per chi avesse l'erronea convinzione che il critico sia una persona arcigna e superciliosa, sempre pronta al rimprovero, Franco Fossati ne è la più eclatante smentita. Sarà magari che lui è un critico "di fumetti", che secondo un ormai incancrenito malinteso sarebbero "roba da ridere". Fatto sta però che Franco Fossati è un tipo vivace e spiritoso. E come tutte le persone di spirito è anche pieno di fantasia. Per cui mentre una ne fa cento ne inventa, e non è escluso che nelle future enciclopedie dei fumetti figurerà anche come l'inventore dell'"originale in formato francobollo".
Però andiamo con ordine. Perché bisogna sapere che Franco Fossati, che è del 1946, nei fumetti ha cominciato a lavorare giovanissimo, e quando nel 1969 ci trovammo a collaborare a quella che fu la prima enciclopedia del settore – la "A-Z comics" curata da Claudio Bertieri – lui era già un veterano. È stato allora che gli ho scoperto un vezzo: ché infatti, a tutte le mostre di fumetti lui si portava dietro la propria copia dell'enciclopedia e ad ogni autore che incontrava, zàcchete!, lo inchiodava a una sedia, costringendolo a fargli un disegnino sui margini delle pagine. Credo che a un'ipotetica asta di autografi, il suo libro raggiungerebbe cifre astronomiche (quasi quanto il mio, poiché, avendo preso subito il suo vizio, sono stato poi più perseverante di lui). Ma con gli anni che passavano e le mostre che crescevano, l'arte dell'estorsione di disegni agli autori è andata facendosi via via più popolare, fino a diventare un po' troppo kitch. Ormai si vedono in giro imberbi ragazzini che trasportano volumoni in finissimo cartoncino più grandi di loro sotto il braccio, pronti ad aggredire anche il più sprovveduto degli inchiostratori. No, francamente, ormai, chiedere un disegno è diventata una cosa per nulla "in".
A meno che, naturalmente, non intervenga un colpo d'ala, uno scossone della fantasia. Il che è quel che ha fatto Fossati. Che in un'era di ormai imperante miniaturizzazione s'è adeguato, e ha miniaturizzato la superficie delle sue pretese. Da qualche anno, infatti, egli rifila imperativamente ai disegnatori un "francobollo" di raffinato, bianchissimo, cartoncino Schoeller. E quelli, non si sa bene se affascinati, lusingati, incuriositi, (o come penso io: ipnotizzati), o che altro, fatto sta che in un battibaleno gli disegnano spesso dei micro-capolavori. Ormai Franco Fossati deve averne quintali. E per colmo di sfacciata fortuna date le dimensioni dei suoi "quadri" può permettersi di esporli tutti, e ancora gli avanza spazio disponibile sulle pareti.
Ora, colpito da un raptus che ha fatto breccia nella sua leggendaria tirchieria (per la quale pare abbia preso lezioni private ad altissimo prezzo da Zio Paperone), Fossati ha deciso di concedere di riprodurre una parte della sua originale collezione, che senz'altro passerà alla storia, ovviamente fumettistica, come "la più grande raccolta di piccoli originali". Di formato, s'intende. Perché in realtà, se si guarda agli autori, all'assortimento, ai temi, alle tecniche e via dicendo, si rischia anche di trovarsi di fronte a un'eccezionale campionatura di grafie fumettistiche, un vero micro-museo in formato pocket, suscettibile di differenti approcci di "lettura". Tanto che, dietro adeguato compenso, pare che Franco Fossati si stia decidendo a noleggiare questo suo materiale a chiunque intenda allestire mostre di interesse culturale.

Gianni Brunoro
© 1987 by Gianni Brunoro

Nel libro-catalogo "Prato e dintorni" erano riprodotti 139 originali della collezione; 24 soggetti a tema sono stati riprodotti nel volume "Historietas" sul fumetto latinoamericano; con rare eccezioni, il resto della collezione è ancora inedito).

Gli originali riprodotti in questa pagina sono di Alberto Breccia, Jordi Bernet e Horacio Altuna.